Raccolta Foto



Purtroppo per problemi di connessione, di pc e soprattutto di tempo, il blog chiude. Non ho più tempo per gestirlo e tutto il materiale che stavo preparando e quello che è presente attualmente è andato perso con il mio computer. Il blog resterà cmq aperto così com'è e navigabile ancora ma al momento non verrà aggiornato. Se riuscirò a ripristinare il tutto torneremo on line!
Mi dispiace davvero tantissimo!
Camilla



Per Non Fermarsi Mai

24 ottobre 2011
«Per Non Fermarsi Mai»
2011 - Fiabamusic-LP&Friends / Universo-Universal

Recording by Gianluca Vaccaro at Gulliver Studio (Susà di Pergine - TN) & The Bastard Sons of Dioniso at Wanker Studios. Editing by Gianluca Vaccaro & Mauro Andreolli. Mixing by Gianluca Vaccaro at Forward Studios (Grottaferrata - Roma). Mastering by Dave Collins (Los Angeles - USA).

in uscita il 15 novembre 2011 
«è il nostro disco più cattivo, non la mandiamo a dire a nessuno» 

NEWS, INFO E CURIOSITA'

"Per non fermarsi mai" uscirà il 15 Novembre 2011 sotto l'etichetta discografica Universo Media Group e la distribuzione sarà curata dalla Universal Music Italia.
L'album conterrà 11 inediti e una cover dei Beatles Tomorrow Never Knows. Alcuni brani sono già stati presentati ai live dell'estate 2011, altri rimangono ancora ignoti.
E' stato curato dal fonico romano Gianluca Vaccaro e registrato prima nei Gulliver Studio di Susà di Pergine e poi nei prestigiosi Forward Studios di Roma.



Un viaggio sonoro che sottolinea la notevole evoluzione che la band ha maturato rispetto ad "In stasi perpetua" che comunque era già un buon prodotto. "Eclettico con micro citazioni fatte proprio, sarà difficile migliorare ulteriormente" è il verdetto di Cristiano Demattè a cui si aggiunge Walter Condini "Con testi aperi mai scontati e al servizio della musica. Un lavoro quadrato. Promozione a pieni voti"


LE COVER
A cura di Nicola Fontana



TRACKLIST

1. Avvoltoi | LEGGI IL TESTO
Parte una potente chitarra iniziale e arriva immedito il testo con frasi come "nel deserto della cultura la paura è di non sopravvivere" e ancora "spolpati per far brillare le ossa come monete d'oro": accenni che subito fanno pensare allo sfruttamento doppiogiochista del mondo dello spettacolo/discografico in cui volenti o nolenti i Bastard si sono trovati a convivere e sopravvivere dopo X Factor. "Nelle canzoni si sente il bel tappeto sonoro della chitarra di Michele" esordisce sul pezzo Roberto Sassudelli, al quale risponde Demattè che nota il tecnicismo dei cinque quarti inserito nel pezzo: "è notevole il rimando alla prograssione per la poliritmia che creano"

2. Porte in faccia | LEGGI IL TESTO
Pezzo che sottolinea lo scatto d'orgoglio dei tre. "Notevoli le armonie e i lavori di basso" è il commento che suscita e Walter Condini sottolinea come sia felice l'incontro tra musica e testo e come quest'utlimo stia magnificamente nella musica.

3. Rumore Nero | LEGGI IL TESTO
Il brano, all’inizio, presenta un riff semplice ma incalzante, la strofa è più vuota e lancia il ritornello armonizzato. Segue un crescendo di accordi. Lo stile è un po’ diverso dal classico Bastard, forse perché la velocità del metronomo di quasi tutti i prezzi è minore rispetto agli album precedenti. Quindi ci sono meno cose e, crediamo fatte meglio. C’è più tempo per capire e percepire le sfumature. Al primo ascolto arriva molto semplice, ma a livello armonico c’è sotto un bel lavoro.
Già singolo e videoclip dei Bastard. Per Cristiano Demattè l'incipit rimanda subito ai Led Zeppelin. "Nel rock è già scritto tutto - dice - con l'occhio dell'insegnante - al giorno d'oggi è ovvio che ci si rifà a ciò che già c'è, il valore aggiunto è la capacità di avere uno stile proprio. Questo disco trovo che sia volutamente contaminato, ma da una conoscenza musciale molto dotta e intelligentemente solo ispirata"

4. La catarifrangenza | LEGGI IL TESTO
Momento solo strumentale che sottolinea la marcata soluzione di continuità che Demattè trova azzeccato per l'effetto di ascolto che ne consegue.

5. Stare bene in mezzo al male | LEGGI IL TESTO
Introdotta dalla registrazione all'incontrario in una intro di tastiera. Il pezzo è più pop ma ha in se un continuo contrappunto di ritmi.

6. Sangue stasera | LEGGI IL TESTO
La tromba di federico entusiasma all'ascolto. "Così immersa nell'acustico - è una soluzione bellissima, un suono quasi rinascimentale" e poi conclude un assolo al piano sempre eseguito da Federico. "In live - confida Roberto Sassudelli - la tromba verrà sostituita dal synth per la difficoltà di fiato che comporta eseguire il suono pulito della tromba alternato al cantato."

7. Ministri della parola | LEGGI IL TESTO
Pezzo giudicato dai musicisti difficile da eseguire ma proprio per questo d'impatto per i tecnicisti che contine e l'energia che sprigiona. Per quel gioco di alternanza "che rende il disco vivo e interessante, non come altri che dopo due canzoni hai già finito l'ascolto" si commenta.

8. Veleno | LEGGI IL TESTO
Una dolcissima canzone che dal vivo piace fa grande presa sul pubblico e all'ascolto nel testo esprime la maturità della penna dei Bastard sia nello stile che nei contenuti "Qui cambia l'ambiente sonoro - si esprime Demattè - e rende ogni canzone diversa dall'altra in un album dove davvero si può trovare di tutto."

9. Tomorrow never knows | LEGGI IL TESTO
Omaggio ai Beatles, unica cover del disco. Roberto Sassudelli confida "Inizialmente non sarebbe dovuta stare nel disco che era già finito, ma quando Gianluca Vaccaro l'ascoltò, la volle inserire ugualmente". Una cover fedele ma con varianti interessanti - dicono i musicisti - quei mezzi toni e poi il crescendo del finale sono notevoli.

10. Mai e poi mai | LEGGI IL TESTO
Per questo brano è persino stato riesumato un vecchio leslie, amplificatore di papà Sassudelli con cui gioca la voce di Michele "I passaggi di tempo - dice Condini - sono difficili ma danno senso alla canzone stessa". è l'analisi con lo sguardo di batterista.

11. Quello che foo | LEGGI IL TESTO
è la canzone sentimentale dell'album, tutta tirata con chitarra elettrica che poi lascia il posto al quartetto d'archi, strapazzato dalla band fino alle 2 di notte per trovare quei suoni meno accademici e più Bastard in personalità, come come li volevano loro.

12. Lucidare i tagli | LEGGI IL TESTO
Definito da Nicola Fontana, il miglio brano mai composto dai Bastard.
L'ascolto suscita il complimento dell'orecchio esperto "Hanno usato tutti i colori della tavolozza, quando l'ascolti sei immerso nel liquido e il passaggio ai suoni elettrici è dirompante". E ancora "Gli accordi sono al limite dell'assonanza e l'attacco - per Condini - richiama la potenza del metal nel fraseggio a cui si accosta il basso di Jacopo che sistiene tutta l'impalcatura per poi tornare all'insieme che è la forza e la carettarsitica loro per finire sui violini".


VIDEO UFFICIALI


RECENSIONI DAL WEB
1. Novembre 2011 - Rolling Stone Italia by Matteo Maresi
Cameron Crowe ci aveva insegnato che delle rockstar non bisogna diventare mai amici. Avevamo già i sensi di colpa, non fosse stato per il documentario sui venti anni dei Pearl Jam : dove una chiacchera o due di troppo, con Eddie, gli deve essere scappata per forza, all’ex supereditor di Rolling Stone …. Quindi, memori del viaggio che nel 2010 ci costò la fiducia dell’Ente del Turismo Trentino e la stima dell’intera valle dei Mocheni, siamo tornati a Vigolo Vattaro, in Valsugana, per girare un filmetto musicale sui primi due anni dei Bastard Sons of Dioniso. In casa Sassudelli, quella di Federico, il batterista, abbiamo ritrovato la segheria di famiglia, ma anche un nuovo studio di registrazione. Della prima abbiamo toccato con mano la collezione autunno/inverno di infissi per masi e baite in legno massello, faggio e preziosa betulla. Del secondo, un garage insonorizzato con i vecchi sipari del teatro comunale, abbiamo ascoltato un frutto : il nuovo disco autoprodotto dai TBSOD, il primo dopo la sbronza del reality show. Peccato che, a sbronzarsi, siano stati i ragionieri della major che li ha scaricati l’anno scorso. Poco male, l’unico sbattimento che questo ha comportato è stato doversi fare 300 km di autostrada e scoprire che Per Non Fermarsi Mai è un disco potente, semplice e bellissimo. I ragazzi stanno bene, hanno messo da parte le cantiche punk da matricole di lettere hanno tolto dalle loro rubriche i producer di X Factor, ripescato vecchi materiali, ascoltato i Them Crooked Vultures e tirato fuori 11 tracce limpide come aria di montagna. Tutte in italiano (esclusa una strepitosa cover di Tomorrow Never Knows dei Beatles)e tutte da playlist. Con schiaffo finale: una rapsodia rock che trasforma il capolavoro di Aronofsky in metafora generazionale. Essere giovani e sentirsi imprigionati nel corpo di un wrestler che ha la faccia di Mickey Rourke.


2. Novembre 2011 - L'Adige by Nicola Fontana
è un disco rock, puro intenso, ben rappresentativo della maturità raggiunta dal trio sia a livello compositivo che tecnico. Ogni brano ha una sua identità precisa. La mia preferita è senza dubbio "Lucidare i tagli", l'ultima traccia, credo sia il miglior brano che abbiano mai composto.

Condividi

Nessun commento:

Posta un commento

tbsod.com Facebook Ufficiale Twitter Ufficiale MySpace Ufficiale Canale Youtube Community Forum