IL SINGOLO tratto da "PER NON FERMARSI MAI"
«Rumore Nero»
LA COVER: [in 3 versioni]
INFORMAZIONI E CURIOSITA':
IL TITOLO: “Abbiamo unito l’assonanza fra “rumore vero” e “umore nero” e ne è uscito “Rumore Nero”. Il brano è ironico, parla delle difficoltà di convivenza tra una band “pesante” ed il vicino lamentoso.. In realtà vuole essere in qualche modo un inno alla libertà di espressione. Ci sono persone che non sopportano nemmeno il canto del gallo, altre apprezzano il rombo di una Ferrari… e non è una questione solo di decibel. Fare rumore significa in qualche modo voler “farsi sentire”, che si tratti di rabbia o di poesia”.
IL BRANO: “Il brano, all’inizio, presenta un riff semplice ma incalzante, la strofa è più vuota e lancia il ritornello armonizzato. Segue un crescendo di accordi. Lo stile è un po’ diverso dal classico Bastard, forse perché la velocità del metronomo di quasi tutti i prezzi è minore rispetto agli album precedenti. Quindi ci sono meno cose e, crediamo fatte meglio. C’è più tempo per capire e percepire le sfumature. Al primo ascolto arriva molto semplice, ma a livello armonico c’è sotto un bel lavoro. IL VIDEO: (dai giornali) È un video dai forti sapori trentini quello che oggi i Bastard Sons of Dioniso propongono on line per lanciare il loro nuovo album che uscirà martedì prossimo 15 novembre. Le immagini sono quelle sottolineate dalle note di “Rumore Nero” e girate in ottobre e Selva di Levico dalla band della Valsugana coinvolgendo anche i loro fans tramite un tam tam on line. DAI GIORNALI: (...) che intanto in Rumore Nero, sfoggiano un verso brillantemente sintetico, intrecciante cioè sensi diversi per uno spiazzamento poetico: «fuori di me risplende rumore». Altro che Slendido Splendente, cacofonica tautologia d'annata, qui il rumore risplende perchè - dicono i Bastard - «è un inno alla libertà totale, ed è un inno alla musica che vogliamo fare noi, contrapposta con quella con cui il mercato dominante vuole tenere tranquilla la gente». No qui il rumore risplende perchè invita ad uscire, a non fermarsi mai, a dire le cose che ci sono ancora da dire anche se sono politicamente scorrette e il clan dei discografici non ama ascoltare. |
TESTO:
Silenzio La realtà mi molesta è già da un pò che ti fischia la testa Esagero, il fragore non basta mai chiedo scusa alle tue orecchie ma quali scuse è tardi ormai Fuori di me risplende rumore Rabbia e poesia, lascia che sia rumore E blateri senza usare un pretesto io resto distorto manifesto Poi patirai la durezza d'udito Fondo incudine e martello un segnale che è partito Fuori di me risplende rumore Rabbia e poesia, lascia che sia rumore Il suono ti trasforma salute che cagiona saluta ti abbandona si frantuma ancora non per questo finirà Rumore vero almeno spero io possa suonare fino al mattino questo frastuono Fuori di me risplende rumore Rabbia e poesia, unica via e cosi sia Umore nero quando altero il vicino lamenta volume insano |
FOTO DAL VIDEO
2 commenti:
"La durezza d'udito" e "Fondo incudine e martello"
L'ultimo verso è "Umore nero quando..."
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