In occasione dell’uscita dell’album dei Bastardi pochi giorni fa, “In stasi perpetua”, Blog Tivvù, partecipando ad una round table presso il Tunnel di Milano, ha colto al volo l’occasione per intervistarli.
Giornata fredda e grigia a Milano, tutto nella norma quindi. Attendiamo, all’interno del locale, l’arrivo dei ragazzi. Ed ecco i Bastard entrare quasi in sordina, parlottando con i tecnici, comportandosi esattamente come si sono sempre proposti e come hanno tenuto a ribadire anche nell’ambito dell’intervista: ragazzi tranquilli che si divertono un sacco a suonare. Una delle cose che gli preme maggiormente fare è quella di scusarsi per il lieve ritardo, mostrano un’educazione ineccepibile e grandissimo rispetto per il lavoro altrui. Eccoci finalmente pronti, no Federico deve andare in bagno, intanto Jacopo vestito in verde e viola ringrazia tutti coloro che sono intervenuti in quanto, si augura che, mediante i nostri mezzi, potremo portare Il Verbo dei Bastard al mondo.
L’intervista, come avrete modo di sentire, scorre tranquilla: i ragazzi rispondono a qualsiasi domanda, spesso ironizzano, e ci offrono una mini-lezione di come si dice polmonite nel loro dialetto. Jacopo è sicuramente il membro del gruppo che favella più volentieri, anzi non si fa proprio pregare; Federico interviene sovente mentre Michele rimane, taciturno, in ascolto.
Terminata l’intervista i Bastardi posano sorridenti per le foto, fanno battute, escono a fumarsi una sigaretta. Che bellezza e, soprattutto che rarità, vedere una band così giovane e di successo con i piedi ben piantati per terra; insomma, detto esplicitamente, c’è chi se la mena vantando un quinto della loro popolarità e poi ci sono i veri artisti; quelli che non ne hanno bisogno.
Sottolineiamo un evento che ha riempito di gioia il cuore di Jacopo: il nuovo disco piace alla sua nonna e lui ne va, giustamente, tronfio.
Giornata fredda e grigia a Milano, tutto nella norma quindi. Attendiamo, all’interno del locale, l’arrivo dei ragazzi. Ed ecco i Bastard entrare quasi in sordina, parlottando con i tecnici, comportandosi esattamente come si sono sempre proposti e come hanno tenuto a ribadire anche nell’ambito dell’intervista: ragazzi tranquilli che si divertono un sacco a suonare. Una delle cose che gli preme maggiormente fare è quella di scusarsi per il lieve ritardo, mostrano un’educazione ineccepibile e grandissimo rispetto per il lavoro altrui. Eccoci finalmente pronti, no Federico deve andare in bagno, intanto Jacopo vestito in verde e viola ringrazia tutti coloro che sono intervenuti in quanto, si augura che, mediante i nostri mezzi, potremo portare Il Verbo dei Bastard al mondo.
L’intervista, come avrete modo di sentire, scorre tranquilla: i ragazzi rispondono a qualsiasi domanda, spesso ironizzano, e ci offrono una mini-lezione di come si dice polmonite nel loro dialetto. Jacopo è sicuramente il membro del gruppo che favella più volentieri, anzi non si fa proprio pregare; Federico interviene sovente mentre Michele rimane, taciturno, in ascolto.
Terminata l’intervista i Bastardi posano sorridenti per le foto, fanno battute, escono a fumarsi una sigaretta. Che bellezza e, soprattutto che rarità, vedere una band così giovane e di successo con i piedi ben piantati per terra; insomma, detto esplicitamente, c’è chi se la mena vantando un quinto della loro popolarità e poi ci sono i veri artisti; quelli che non ne hanno bisogno.
Sottolineiamo un evento che ha riempito di gioia il cuore di Jacopo: il nuovo disco piace alla sua nonna e lui ne va, giustamente, tronfio.
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