TRENTO - La dimostrazione che i Bastard Sons of Dioniso fanno discutere e infiammano gli animi è arrivata ancora una volta dal fiume di messaggi che sono piovuti sul sito web del nostro giornale, a commento dell'articolo sul rapporto fra il power rock trio della Valsugana e la loro etichetta la Sony. Da una parte, e sono naturalmente i più, c'è chi appoggia Michele, Federico e Jacopo esprimendo stima per quanto hanno dimostrato con la loro musica durante e dopo «X Factor». Dall'altra ci sono i detrattori della band che lanciano le loro provocazioni. C'è, come accaduto in passato, chi li invita ad «andare a faticare nelle cave di porfido», spingendoli a riflettere sul fatto che è meglio suonare che «alzarsi alle sei, in inverno, e andare in cava a spezzarsi la schiena»; chi li invita a smettere di lamentarsi e chi li definisce addirittura «tre urlatori targati Dellai », mettendola, chissà perché, sul politico. Ma davanti alle discussioni i Bastard non si tirano certo indietro e Michele Vicentini , in maniera diretta e decisa, è intervenuto proprio nel dibattito «on line» con alcune rivelazioni davvero significative. Il primo affondo di Michele è verso chi li invita ad andare in cava: «Considerando che la schiena me la sono già spaccata, e chi sa dove lavoravo capisce, e consapevole del fatto che comunque fra qualche tempo dovrò tornarci a lavorare come prima, non vedo che male ci sia, ora che posso permettermelo, di fare il musicista a tempo pieno. Lo fareste anche voi, ne sono sicuro!». Poi il chitarrista dei Bastard torna sulla questione Sony : «Abbiamo detto che preferiremmo andarcene dalla Sony perché non ci fanno lavorare abbastanza. Noi di voglia di fare ne abbiamo tanta». A sorpresa, poi, Michele riapre il capitolo «X Factor» : «Noi X Factor non sapevamo cosa fosse e io non guardo molta tivù. La redazione Magnolia di Roma chiama lo studio dove solitamente registravamo per chiedere notizie su di noi, dopo aver sentito dei nostri pezzi sul sito. Il fonico quindi ci propone questa cosa: noi ovviamente, scettici, rifiutiamo. Dopo altre insistenti chiamate della redazione decidiamo, con la scusa di andare all'Ikea per prendere un divano, di presentarci a fare ‘sto benedetto provino così da accontentare loro e via il pensiero. E adesso arriva la fregatura».
(Articolo completo sull'Adige cartaceo)
Fabio De Santi
(Articolo completo sull'Adige cartaceo)
Fabio De Santi
l'articolo fa riferimento a quanto ha scritto Michele sul sito del giornale in risposta ai numerosissimi commenti.
Devo ammettere che avete un buon senso dell'umorismo.
Considerando che la schiena me la sono già spaccata e chi sa dove lavoravo capisce, e consapevole del fatto che comunque fra qualche tempo dovrò tornarci a lavorare come prima, non vedo che male ci sia, ora che posso permettermelo, di fare il musicista a tempo pieno.
Lo fareste anche voi, ne sono sicuro.
Poi, o siete ancora un po' assonnati, oppure vi sfugge qualcosa: noi abbiamo detto che preferiremmo andarcene dalla Sony perchè non ci fanno lavorare abbastanza, è esattamente il contrario di quello che avete scritto voi. Noi di voglia di fare ne abbiamo, sennò, a questo punto, credo ben che vago a farme almen la matina en officina che me tiro su qualcos.
Il discorso dell'underground poi è veramente complicato, ormai è diventata una moda pure questo. Quest'anno in giro per l'Italia abbiamo avuto l'occasione di conoscere artisti del rock underground che stimavo, ma che si sono rivelati delle DIVE e fighette costruite...che delusione. Quindi ahimè l'underground non so nemmeno io che cosa sia ora.
Beh la domanda su Xfactor è lecita e ti rispondo volentieri.
Per farla breve:
Noi Xfactor non sapevamo cosa fosse, non guardo molta TV, la redazione MAGNOLIA di Roma chiama lo studio dove solitamente registravamo per chiedere notizie su di noi, dopo aver sentito dei nostri pezzi sul sito. Il fonico quindi ci propone questa cosa, noi ovviamente scettici rifiutiamo. Dopo altre insistenti chiamate della redazione decidiamo, con la scusa di andare all'ikea per prendere un divano, di presentarci a fare sto benedetto provino così da accontentare loro e via il pensiero. E adesso arriva la fregatura.
La prima liberatoria per le riprese televisive che sei tenuto a firmare per prassi, una specie di tutela visiva della privacy, anche per 2 secondi di ripresa, conteneva una clausola che ovviamente a tutti sfugge perchè nel casino e nella fretta di danno sto foglio e ti dicono "firma veloce è per le riprese".
Bene la clausola è che una volta fatto il primo provino sei automaticamente obbligato a firmare con la Sony e sei proprietà della Sony.
Ecco la fregatura.
Sennò non staremo qua a lamentarci della Sony.
Se mi guardo indietro mi vergogno tanto di essere andato ad x factor. veramente tanto.
Perchè non mi riconosco. Perchè sono il primo a rifiutare l'indottrinamento televisivo e sono stato inglobato, perchè probabilmente dovevo essere più sveglio. ci hanno fregato.
E soprattutto perchè si è creato un esageratissimo interesse nei nostri confronti senza senso e fondamento. la stessa vecchia che chiamava i carabinieri tre mesi prima perchè facevamo casino sotto casa con gli ampli a ciodo, è la stessa che ci votava. ASSURDO.
Poi mi dispiace che la tv riesca a far vedere quello che non sei. mi dispiace tanto. vabbè..
ora però faccio quello che mi piace, abbiamo dei fan che ci seguono per quello che siamo e facciamo, e non posso che essere felice e fortunato.
Noi tiriamo avanti finchè si potrà.
Perchè poi, de frizion e cambi da giustar ghe n'è per tutta na vita.
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