Bastard Sons of Dioniso. Nella tana dei mostri!
"RS" sbarca nella torbida Valsugana, fra i boschetti fatati dei Bastard Sons of Dioniso. Dove le groupie bevono infusi di funghetti lisergici, e gli hotel chiudono già alle undici
Jacopo Broseghini è inginocchiato sopra un mucchio di mele bacate, le mani sulle palle, lo sguardo vitreo. Non respira da un'eternità, e il rumore sordo dei suoi rantoli fa gelare il sangue. Si contorce senza sosta e senza enfasi, soffre per davvero. Infatti ha appena cominciato a vomitare. L'innocuo lancio di pomi trentini che si è appena tramutato nell'epilogo di Un tranquillo weekend di paura è un déjà vu: gli amichetti di Zoolander che giocano a gavettoni con la pompa di benzina, sorseggiando frappé un attimo prima di essere carbonizzati… Insomma, ce ne stavamo tutti qui a escogitare situazioni per lo shooting. Il sottoscritto, i tre Bastard Sons of Dioniso, il fotografo eccetera. "Inventiamoci qualcosa di tipico". "Simuliamo una pioggia di melinde! Ce n'è un albero pieno, proprio qui". Sicché, mentre lanciamo le mele gialle del Trentino addosso al power trio, qualcuno prende male la mira, e centra con meticolosità il testicolo sinistro del poveretto. Sono stato io. Ma tutto è bene quel che finisce bene, e cinque minuti dopo, tra una svomitazzata e un sorso di birra, ce la ridiamo nel fienile che i TBSOD hanno scelto come scannatoio per le groupie, ascoltando le peripezie delle sorelle bocchino e dei party crasher locali, che a quanto pare qui sono fatti di un'altra pasta. Granitica come le Dolomiti. (continua a leggere...)
Jacopo Broseghini è inginocchiato sopra un mucchio di mele bacate, le mani sulle palle, lo sguardo vitreo. Non respira da un'eternità, e il rumore sordo dei suoi rantoli fa gelare il sangue. Si contorce senza sosta e senza enfasi, soffre per davvero. Infatti ha appena cominciato a vomitare. L'innocuo lancio di pomi trentini che si è appena tramutato nell'epilogo di Un tranquillo weekend di paura è un déjà vu: gli amichetti di Zoolander che giocano a gavettoni con la pompa di benzina, sorseggiando frappé un attimo prima di essere carbonizzati… Insomma, ce ne stavamo tutti qui a escogitare situazioni per lo shooting. Il sottoscritto, i tre Bastard Sons of Dioniso, il fotografo eccetera. "Inventiamoci qualcosa di tipico". "Simuliamo una pioggia di melinde! Ce n'è un albero pieno, proprio qui". Sicché, mentre lanciamo le mele gialle del Trentino addosso al power trio, qualcuno prende male la mira, e centra con meticolosità il testicolo sinistro del poveretto. Sono stato io. Ma tutto è bene quel che finisce bene, e cinque minuti dopo, tra una svomitazzata e un sorso di birra, ce la ridiamo nel fienile che i TBSOD hanno scelto come scannatoio per le groupie, ascoltando le peripezie delle sorelle bocchino e dei party crasher locali, che a quanto pare qui sono fatti di un'altra pasta. Granitica come le Dolomiti. (continua a leggere...)
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