"In Montagna con i Bastard"
Sono stati negli Usa (Fede), in Galles (tutti insieme) e persi tra Bassano e Rimini (Jacopo). Ma non c’è niente di meglio che cercare la pace tra i boschi del loro Trentino...
"Rampanti, superock e rurali". Così si definivano i The Bastard Sons of Dionisoal loro ingresso a XFactor, lo scorso anno. Non erano ancora diventati il fenomeno che sono oggi, con un album in uscita prodotto dalla Sony (In stasi perpetua) e un altro, L'Amor Carnale, diventato disco d'oro. Eppure Federico, Jacopo e Michele sono rimasti i tre ragazzoni della Valsugana che parlano in dialetto, si fanno fare la valigia dalla mamma e con i primi soldi guadagnati si sono regalati un televisore e una macchina di quinta mano. E che, fieri del loro spirito rurale, non cambierebbero il Trentino per nessun altro posto al mondo.
"Rampanti, superock e rurali". Così si definivano i The Bastard Sons of Dionisoal loro ingresso a XFactor, lo scorso anno. Non erano ancora diventati il fenomeno che sono oggi, con un album in uscita prodotto dalla Sony (In stasi perpetua) e un altro, L'Amor Carnale, diventato disco d'oro. Eppure Federico, Jacopo e Michele sono rimasti i tre ragazzoni della Valsugana che parlano in dialetto, si fanno fare la valigia dalla mamma e con i primi soldi guadagnati si sono regalati un televisore e una macchina di quinta mano. E che, fieri del loro spirito rurale, non cambierebbero il Trentino per nessun altro posto al mondo.
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